Max Ionata fa "Dieci" con un prezioso featuring: Fabrizio Bosso

Per molti è il numero perfetto o il massimo dei voti, per Max Ionata qualcosa in più, "Dieci" è il suo ultimo album ma anche gli anni di carriera e musica. Un traguardo e un inizio che conferma la fortunata ascesa di uno tra gli artisti italiani più osannato all’estero. Un omaggio, forse anche a se stesso. Sicuramente la conferma di una voglia continua di suonare, soprattutto al fianco degli amici più fidati. Solidissimo infatti, e ormai affermato, il quartetto di Max qui si distingue per una ritmica in grado di tratteggiare elegantemente ritmi e armonie (Mannutza-Muresu-Angelucci) e una front line (Ionata-Bosso) che non manca mai d’equilibrio. Reduce dai successi in terra nipponica, testimoniati da un decisivo successo di vendite e da un’attenzione particolare da parte di riviste come Swing Journal e Jazz Life, Max Ionata sceglie l’Italia per questo suo ultimo lavoro, un ritorno sicuramente affettivo ma anche non casuale vista la recente collaborazione con la Via Veneto Jazz che, grazie alla distribuzione Emi/Bluenote, vuole far rientrare in Italia il suo capitale musicale investendo proprio sul talento abruzzese. In "Dieci" si può ascoltare il lato più swingante, più schiettamente jazzistico di Max. Coerenza artistica – una caratteristica di cui Max non difetta – cura del suono e intelligenza esecutiva, fanno di Dieci una produzione con cui si surfa sulla storia del jazz; un lavoro che non rischia mai di stancare, e che al contrario si rinnova, ad ogni ripetuto ascolto. Questa la line up:

Max Ionata - sassofono
Luca Mannutza - pianoforte
Nicola Muresu - contrabbasso
Nicola Angelucci - batteria

Featuring:
Fabrizio Bosso – tromba

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