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In tanti per l'addio a Franco Califano, il 21 aprile Roma gli dedicherà un concerto-tributo

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Folla ai funerali di Franco Califano, morto il 30 marzo, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. Alle esequie anche Renato Zero, che ha dichiarato: "Califano lascia un grande vuoto per la romanità". Tra i presenti Amedeo Minghi, Lando Fiorini, Dario Salvatori, il sindaco Gianni Alemanno, l'ex presidente della Regione Renata Polverini e la figlia di Califano, Silvia. Il 21 aprile la citta' ospitera' un concerto-tributo al 'Califfo'. Alemanno ha confermato anche che gli sara' intitolata una via.

Se ne va anche Franco Califano, un eroe popolare

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24 ore dopo Enzo Jannacci, se ne va un altro grande della canzone italiana. Franco Califano, che era nato a Tripoli, in Libia, è morto infatti ieri nella sua Roma. Aveva 75 anni. La morte se l'è andato a prendere nella sua villa ad Acilia, mentre dormiva. Solo pochi giorni prima si era esibito al Sistina con uno show che aveva incantato la platea del teatro. Impossibile ricordare la sua vita burrascosa, costellata di guai (carcere compreso) e grandissime passioni. Indimenticabili i suoi concerti, specie quello a Rebibbia nel 2000. Era considerato il poeta della vita spericolata (oltre che della vagina). Il Califfo ha firmato grandi canzoni per Mia Martini, Mina, Ornella Vanoni e altri. Un eroe popolare.

Franco Califano: "Sono povero, chiedo un sussidio allo Stato"

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Malato e senza piu' la possibilita' di fare serate, Franco Califano, 72 anni, chiede aiuto allo Stato e invoca il sussidio previsto dalla legge Bacchelli. I circa 10mila euro al semestre dei diritti d'autore, spiega al Corriere della Sera, non gli bastano: "Vivo in affitto e non sono piu' autosufficiente". Di qui l'idea di rivolgersi allo Stato chiedendo di ricevere il vitalizio. Lo sostiene il senatore Pdl Domenico Gramazio, che conferma: "Presentero' al ministro Bondi la proposta". A Mario Luzzatto Fegiz, Califano spiega che "il 15 luglio di quest'anno sono caduto per le scale e mi sono rotto tre vertebre. L'incidente ha fatto venir meno la mia unica consistente fonte di reddito, le serate. E mi ha messo in ginocchio". E al Tg1 aggiunge: "Non ho nulla di intestato: ne' la casa ne' qualsiasi cosa che possa sostenermi in futuro. Una tomba non me la posso comprare. Prevedo un futuro non roseo. Mi auguro solo di r...