Con "C'è un me dentro di me", Giovanni Truppi è la dimostrazione vivente che è possibile compiere un percorso artistico futuribile all’interno della canzone italiana senza gridarlo e senza grandi effetti speciali. Come? Basta sentire queste 12 canzoni: dirette, sincere, colme di idee musicali e letterarie, basate su arrangiamenti scarni ed essenziali, eleganti e ben suonati, per capire come sia possibile… D’altra parte Giovanni riesce a spaziare dal rock alla tradizione italiana anni '50, dal jazz anni '30 alla grande stagione cantautorale degli anni '60 e '70, con una leggerezza e un’intelligenza che ci fa ricordare quell’attitudine che ha spesso accompagnato le produzioni di Geoff Farina (aka Karate), con cui guardacaso Truppi ha diviso il palco sia in Italia che negli States. Vinicio Capossela, Francesco De Gregori, Domenico Modugno e Rino Gaetano sono nomi che ci possono tornare in mente ascoltando questo disco, a farci ritrovare in una dimensione assolutamente nostrana.
Con "C'è un me dentro di me", Giovanni Truppi è la dimostrazione vivente che è possibile compiere un percorso artistico futuribile all’interno della canzone italiana senza gridarlo e senza grandi effetti speciali. Come? Basta sentire queste 12 canzoni: dirette, sincere, colme di idee musicali e letterarie, basate su arrangiamenti scarni ed essenziali, eleganti e ben suonati, per capire come sia possibile… D’altra parte Giovanni riesce a spaziare dal rock alla tradizione italiana anni '50, dal jazz anni '30 alla grande stagione cantautorale degli anni '60 e '70, con una leggerezza e un’intelligenza che ci fa ricordare quell’attitudine che ha spesso accompagnato le produzioni di Geoff Farina (aka Karate), con cui guardacaso Truppi ha diviso il palco sia in Italia che negli States. Vinicio Capossela, Francesco De Gregori, Domenico Modugno e Rino Gaetano sono nomi che ci possono tornare in mente ascoltando questo disco, a farci ritrovare in una dimensione assolutamente nostrana.
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