TIZIANO FERRO: «'SENZA SCAPPARE MAI PIÙ' L’HO SCRITTA PER UNA STORIA D’AMORE FINITA MALE»
A pochi giorni dall’uscita del nuovo singolo 'Senza scappare mai più', Tiziano Ferro racconta il suo momento in una lunga intervista nel numero di Tv Sorrisi e canzoni in edicola questa settimana. Da poche ore è stato diffuso anche il video del brano, nel quale Tiziano Ferro incontra tutti i «vecchi se stesso» protagonisti dei video passati: dell’innovativo clip il sito del settimanale propone un esclusivo dietro le quinte. Il testo della canzone, al maschile, è autobiografico. «L’ho scritto nel pieno di una dolorosa crisi di coppia, peraltro mai risolta. Ma è applicabile a tutto: a se stessi, a ciò che è cambiato dentro di noi. Per anni ho alimentato tanti pensieri bui. Rabbie, rancori, disistima. Cose tipiche dell’adolescenza che io non ho vissuto pienamente, perché sono diventato molto famoso in un’età in cui i ragazzi di solito si scoprono uomini. A 20 anni in fondo dovresti fare solo questo. Io, invece, non ho potuto. Oggi ho anche imparato a dire di no. Prima ero schiacciato da mille insicurezze e da una montagna di disistima verso me stesso. Vengo dalla provincia, dove le mamme del dopoguerra hanno educato i figli alla sofferenza, come se solo nel dolore ci fosse dignità. Quindi, se hai successo, allora c’è qualcosa di sbagliato in te, perché probabilmente non te lo sei meritato. Sento di aver perso molto nella sfera sentimentale.
Ho perso troppo tempo a rincorrere le aspettative e i parametri di normalità degli altri. Nel frattempo mi sono ritrovato a 30 anni del tutto impreparato. Ero un uomo, ma la mia formazione sentimentale era ancora quella di un adolescente». Ciò che non è cambiato in Ferro è la diffidenza verso i social network: «Non è roba per me. Per filmare il mio video dell’Ice bucket ci ho messo 48 ore. Rihanna l’ha filmato in casa in 40 secondi usando il cellulare. Non cerco neppure più il mio nome su Google. Non dovrebbe farlo nessuno, non ne viene fuori niente di buono. Una volta trovai il post di una ragazza che diceva d’avermi visto dietro le quinte dopo un concerto ed ero strafatto. Io non ho mai fumato neppure una sigaretta. Ero distrutto». Tiziano Ferro parla anche di Sanremo («Sono felicissimo che lo conduca Carlo Conti, sarà bellissimo. Il Festival ha bisogno di qualcuno che parli alle persone: lui viene dalla radio, sa come si fa. Se andrei ospite? Nessuno mi ha cercato, ma a me il Festival piace da matti») e della possibilità di entrare nella giuria di un talent italiano («Me l’hanno proposto quasi tutti, ma mi ha sempre spaventato: se io avessi partecipato, sarei finito a pezzi. Ma in futuro non escludo di accettare. E mi piacerebbe anche fare radio»).
Ho perso troppo tempo a rincorrere le aspettative e i parametri di normalità degli altri. Nel frattempo mi sono ritrovato a 30 anni del tutto impreparato. Ero un uomo, ma la mia formazione sentimentale era ancora quella di un adolescente». Ciò che non è cambiato in Ferro è la diffidenza verso i social network: «Non è roba per me. Per filmare il mio video dell’Ice bucket ci ho messo 48 ore. Rihanna l’ha filmato in casa in 40 secondi usando il cellulare. Non cerco neppure più il mio nome su Google. Non dovrebbe farlo nessuno, non ne viene fuori niente di buono. Una volta trovai il post di una ragazza che diceva d’avermi visto dietro le quinte dopo un concerto ed ero strafatto. Io non ho mai fumato neppure una sigaretta. Ero distrutto». Tiziano Ferro parla anche di Sanremo («Sono felicissimo che lo conduca Carlo Conti, sarà bellissimo. Il Festival ha bisogno di qualcuno che parli alle persone: lui viene dalla radio, sa come si fa. Se andrei ospite? Nessuno mi ha cercato, ma a me il Festival piace da matti») e della possibilità di entrare nella giuria di un talent italiano («Me l’hanno proposto quasi tutti, ma mi ha sempre spaventato: se io avessi partecipato, sarei finito a pezzi. Ma in futuro non escludo di accettare. E mi piacerebbe anche fare radio»).
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