Sanremo 61, diramata la lista: stavolta "sembra" un buon Festival

E' stato ufficializzato l'elenco con gli artisti invitati da Gianni Morandi e dal Direttore Artistico Gianmarco Mazzi a partecipare in gara al 61° Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La scelta ci sembra decisamente buona. Vediamo nel dettaglio: Luca Madonia sarà in gara con Franco Battiato per cantare 'L'Alieno'; si tratta della prima volta in assoluto di Battiato al Festival in veste di concorrente, ed è senza dubbio un colpo importante. Tuttavia, Battiato si limiterà a cantare una piccola parte verso la fine del brano. Non è tanto, ma è già qualcosa. E' chiaro che il buon Franco ha accettato di calcare il palco dell'Ariston come artista in gara solo per la grande amicizia che lo lega a Madonia, con cui ha già duettato in passato. Anna Oxa torna a Sanremo con 'La mia anima d'uomo', così come Max Pezzali che non si vedeva da queste parti dal 1995: 'Il mio secondo tempo' sarà il pezzo che riporterà l'ex 883 sulle scene dopo un'assenza durata alcuni anni. Si sapeva già della partecipazione di Roberto Vecchioni, un altro mostro sacro che "debutta" a Sanremo per fare un favore a Gianni Morandi, accettando coraggiosamente di rimettersi in gioco: 'Chiamami ancora amore' è il titolo della sua canzone. Tricarico si fa rivedere con "3 colori", che porta la firma di Fausto Mesolella degli Avion Travel, mentre Al Bano propone 'Amanda è libera'. Sul fronte talent show ecco Nathalie, fresca vincitrice di X Factor, con 'Vivo sospesa', Giusy Ferreri con "Il mare immenso" ed Emma Marrone accompagnata dai Modà (saggia scelta, visto il successo che sta avendo in questo momento la band di Kekko Silvestre) in 'Arriverà'. L'immortale Patty Pravo si riaffaccia nella città dei fiori con 'Il vento e le rose', mentre Anna Tatangelo è ancora qui con 'Bastardo'. Interessanti le presenze dei La Crus con 'Io confesso' e di Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario con 'Fino in fondo'. Infine Davide Van De Sfroos che, come Nino D'Angelo nella passata edizione, ha scelto di avvalersi della regola che consente di portare un testo in dialetto: “Yanez” è scritto e cantato in tremezzino (o laghée). «Cancellare i dialetti è come limare gli Appennini – ha spiegato Van De Sfroos – perchè l’Italia rimane unita anche grazie all’identità dei dialetti. Mi preoccuperò il giorno in cui parleremo tutti un italiano commerciale misto all’inglese. “Yanez” è un omaggio a mio padre, che non c’è più. Lui è cresciuto leggendo i romanzi di Salgari. Quando, poi, è nata la versione tv ho subito pensato che lo Yanez di Leroy gli assomigliasse anche fisicamente. Mio padre ne era conquistato. Gli ultimi anni della sua vita li ha vissuti a Cesenatico trasformandosi lui, uomo di lago, in lupo di mare. Mi piace immaginarlo ancora sulla barca, come Yanez sul “praho”. Nel brano immagino lui, ma anche altri personaggi di quei racconti, attualizzati e trasferiti in riviera». Tutti gli artisti in gara canteranno anche un brano "storico" della musica italiana in una serata della kermesse dedicata ai 150 anni dell'unità nazionale.

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