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Il jazz (e non solo) nelle sei corde elettriche di Vincenzo Di Vita

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Un artista originale, ma non innamorato del proprio connaturato eclettismo. Questo è Vincenzo Di Vita, chitarrista catanese con un lungo curriculum fatto di sostanza. Poco incline all’apparire in quanto tale, Di Vita ha messo la propria solida formazione accademica, di stampo prevalentemente classico, al servizio della libera espressione, della reinterpretazione, dell’improvvisazione: di quella improvvisazione che ha basi solide, quelle dello studio e della pratica. Formatosi ai seminari di musica jazz di Siena, con conseguente superamento dei corsi di primo e secondo livello professionale, ha approfondito, come allievo del maestro Tommaso Lama, i corsi di chitarra jazz integrandoli con seminari sotto la guida di Joe Diorio e con ulteriori studi di armonia moderna e jazz applicati alla chitarra. Di Vita ha al suo attivo numerosi concerti in diverse formazioni jazz e cameristiche di musica classica. Da tempo predilige la formazione di chitarra solo, con cui si è classificato fra i quatt...

Joe pubblica “Contrabbasso ambient – Bass new day”: l’intervista

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Francesco Passerini, in arte "Joe", è un bassista/contrabbassista e compositore di Dozza, paese in provincia di Bologna. Di recente ha pubblicato un disco, "Contrabbasso ambient - Bass new day", dove esplora atmosfere e sonorità ambient classico. Chiediamo ora a Francesco "Joe" il suo percorso musicale. Quando, come e cosa ti ha spinto a studiare uno strumento? «Mio padre era musicista. Un giorno in garage focalizzai il mio sguardo su uno strumento abbandonato, gli chiesi cosa fosse e mi rispose: "è un basso elettrico". Lo presi e iniziai a provare a suonarlo. Con il passare del tempo mi sono diplomato in contrabbasso al conservatorio "Bruno Maderna" di Cesena». Dopo il diploma in contrabbasso sei riuscito a valorizzare i tuoi studi? «Una volta finiti gli studi, ho suonato per orchestre classiche, barocche, filarmoniche della zona di Bologna, Ravenna, Forli e Cesena, ho girato con cover band, formazioni funky, jazz, rock, metal, adesso ...

“Intervallo”, la nuova hit di Sebax

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Giù penne e matite, è arrivato il momento dell’Intervallo. E’ proprio questo il titolo dell’ultima canzone pubblicata da Sebastiano Fumagalli, in arte Sebax, cuore pulsante dell’accademia «Arte e Spettacolo» di Lesmo. Una hit che il vulcanico coreografo ha voluto lasciare sotto l’albero di Natale di tutti i bambini, ma non solo, perché il brano è dedicato anche a tutti i lavoratori che vedono nell’intervallo un momento di divertimento e svago in cui staccare un po’ la testa dalle faccende di tutti i giorni. «Il senso è proprio quello - sottolinea l’artista - La pausa è il momento più atteso della giornata perché in quei pochi minuti a disposizione abbiamo la possibilità di salutare l’amichetto o la fidanzatina che si trova in un’altra classe, oppure parlare e ridere insieme ai colleghi davanti a un buon caffè. Insomma, un momento di relax da condividere con le persone a cui teniamo di più. Come detto si tratta di una melodia pensata principalmente per i bambini, ma che in realtà rappre...

Alla scoperta di Nakis

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Il giovane artista Jovanakis, in arte Nakis, è nato in Ghana. La sua infanzia in Africa, per quanto difficile possa essere stata, è stata la sua “palestra” di vita, preparandolo ad affrontare il resto della sua esistenza. Sin da bambino, e grazie a sua madre che cantava in un coro, ha scelto di avvicinarsi sempre di più alla musica, diventata non solo “compagna di giochi” ma vero e proprio rifugio. All’età di 14 anni Nakis, insieme alla sua famiglia, si spostò in Italia dove, grazie alla sua fedele amica, la musica, è riuscito ad evitare di intraprendere strade di facile percorrenza nella vita dei quartieri popolari di Monza, dove è cresciuto. Nella città di Monza è entrato a far parte del coro della chiesa avventista di Sesto San Giovanni, poi del gruppo vocale Allelujah e infine del coro gospel di "Markette", programma televisivo condotto da Piero Chiambretti in onda su La7. Dopo il trasferimento da Monza a Roma, l’artista si è spostato in Basilicata, a Potenza, dove vive d...

“E se fossi tu”, il nuovo singolo di Raesta

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“E se fossi tu” è il terzo singolo estratto dal primo album di Raesta, previsto per l’inizio del prossimo anno. Il brano nasce da una delle tante notti in cui l’artista si lascia andare ad un flusso di riflessioni, quasi a voler trarre bilanci ora amari ora meno, con una vena malinconica pur lasciando accenni più leggeri e ironici. Il sound non spiccatamente indie viene dalla ricerca di un personale suono che sintetizzi i suoi ascolti ricchi di richiami a songwriters italiani (Dalla, Riccardo Sinigallia, Silvestri, Motta, Zero Assoluto) e band internazionali (Phoenix, Radiohead, Metronomy). La canzone, edita per l’etichetta milanese Needa, è stata realizzata agli “Artigiani studio” con la produzione di Maurizio Loffredo e Daniele Sinigallia. RAESTA, moniker di Stefano Resta, cantautore, e polistrumentista, classe 1986, vive e lavora a Roma. Dopo aver militato, durante gli studi di medicina (oggi è medico fisiatra) in diverse band pugliesi alternative rock e folk ed essersi cimentato co...

Il progetto di Enten Hitti

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Enten Hitti è un gruppo aperto di ricerca e sperimentazione sulle arti performative fondato da Pierangelo Pandiscia e Gino Ape, che opera da 25 anni in Italia e all’estero. Compone musica originale nei territori fra ambient, etnico e ricerca sonora sulle origini della musica (Musica preistorica). Lo stile è minimale, evocativo ed ipnotico. In alcune circostanze utilizza anche elettronica originale. Oltre all’attività sperimentale coesiste una produzione di canzoni d’autore. Caratteristica distintiva del gruppo è l’originalità delle performance proposte spesso al confine fra musica, teatro e performance: labirinti sonori, sleeping concert dalla mezzanotte all’alba, concerti nelle caverne o nel buio assoluto, reading di poesia sonora etc. L’ensemble ha debuttato nel 1997 con una produzione di Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti per la collana “Taccuini. Collana di Musica Aliena”. A seguire ha pubblicato altri sei dischi prodotti e distribuiti in Italia e all’estero da Polygram/...

MarCloger, “Immerso ma non perso”: l’intervista

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Immerso nel verde delle colline del Prosecco di Conegliano incontriamo il cantautore trevigiano MarCloger (all’anagrafe Marcello Calogero) dopo la recente pubblicazione del suo ultimo singolo IMMERSO MA NON PERSO, brano molto intenso e particolare, soprattutto nel Testo, all’interno del quale ci parla di uno “Stato d’animo perfetto”, e la cosa ci incuriosisce non poco. Marcello, ci puoi approfondire il tuo pensiero? «Guarda, in questo brano descrivo, attraverso la mia personale prospettiva, lo stato d’animo ideale ad accogliere le migliori riflessioni e le più efficaci introspezioni. Stato d’animo "perfetto", appunto come dico nel brano, che si manifesta e si raggiunge in una particolare situazione, ovvero quando vengono a crearsi la particolare combinazione e la contestuale presenza di alcuni elementi: il suono della pioggia, l’acqua stessa presente nell’aria la quale, colpendo il terreno, produce effetti naturali, essenze che vengono rilasciate nell’ambiente e che producon...